Kiwi: un trattamento green per rafforzare le sue difese ai patogeni
Un dispositivo portatile di Led per trattare le piante di kiwi con raggi ultravioletti. La ricerca di Enea e Crea dimostra una minore sensibilità al cancro batterico
Un dispositivo portatile di Led per trattare le piante di kiwi con raggi ultravioletti. La ricerca di Enea e Crea dimostra una minore sensibilità al cancro batterico
Breve persistenza nell'ambiente, effetto repellente, totalmente naturale. Queste sono alcune delle caratteristiche del bioinsetticida proposto da Albaugh Europe per la difesa in vigneto. Può essere utilizzato in difesa integrata e in biologico, oltre che nelle strategie di antiresistenza
Sono diversi i sistemi di trappole forniti dalla linea inFarm® - Isagro Phero Line® di Gea. Una gamma completa di trappole attrattive, a feromoni e adesive, per il controllo dei principali fitofagi dei vigneti
L'annata 2023 ha messo a dura prova le strategie fungicide, mostrando l'efficacia della Folpan Family di Adama. Uno studio certifica il ruolo efficace di Mavrik® Smart per il controllo di flavescenza dorata
L'obiettivo è quello di prevenire l'ingresso e la diffusione di nuovi parassiti vegetali e contrastare quelli già presenti nell'Unione Europea
Una breve rassegna delle possibili strategie di lotta utilizzabili per contrastare questo pericoloso coleottero. Rappresenta una grave minaccia sia per gli alberi da frutto che per le piante forestali e ornamentali
Nel contrasto alla flavescenza dorata un elemento chiave è l'eliminazione delle piante infette, fonte di inoculo per la diffusione della malattia. L'utilizzo dei droni è risultato efficace nell'individuare le viti malate, ma la vera svolta potrebbe arrivare dal riconoscimento delle piante asintomatiche
Dopo un 2023 molto problematico, c'è grande preoccupazione in vigneto. Il punto per una scrupolosa difesa con Gabriele Posenato, ricercatore del centro di saggio Agrea e Riccardo Bugiani, funzionario del Servizio Fitosanitario della Regione Emilia Romagna
Gli strumenti digitali di supporto alle decisioni, i cosiddetti Dss, sono in grado di aiutare l'agricoltore a valutare il rischio che in vigneto si sviluppino malattie fungine. E i viticoltori che nel 2023 hanno usato questi strumenti, come ad esempio GrapeVision di Bayer, sono riusciti a minimizzare i danni da peronospora
In linea di principio la mosca dell'olivo (Bactrocera oleae), come tutti i ditteri, potrebbe essere controllata con la tecnica del maschio sterile. Tuttavia, a causa della sua diffusione territoriale e dell'entità delle popolazioni, l'utilizzo di questo metodo non sembra essere efficace
La tignola del pomodoro rappresenta una delle maggiori problematiche biotiche nella coltivazione del pomodoro, sia in serra sia in pieno campo. I centri di ricerca, le università e le aziende continuano a sviluppare e a proporre metodi di difesa, ma solo un approccio integrato può portare ad un controllo efficace. A cura di Agricola 2000
La GreenLight Bioscience ha lanciato sul mercato il primo insetticida a base di Rna interferente, un metodo di controllo estremamente sostenibile che si basa sul silenziamento genico. Per ora disponibile solo contro la dorifora della patata, entro il 2024 dovrebbe arrivare anche per la varroa e per altri insetti dannosi
Durante il World Agri-Tech Innovation Summit 2024 di San Francisco sono emerse chiaramente le sfide che i cambiamenti climatici pongono al settore agricolo. Per vincerle servono soluzioni innovative, come ad esempio quelle basate sul miglioramento genetico offerto dalle Tecnologie di Evoluzione Assistita e i prodotti di origine biologica, come agrofarmaci e biostimolanti
Lo scorso 20 marzo si è tenuto il secondo webinar dell'evento, con focus sulla coltivazione dell'olivo
Durante i trattamenti in vigneto spesso si utilizza un volume di miscela superiore alle reali esigenze della vegetazione, con uno spreco di prodotto e un impatto negativo sull'ambiente. Partendo da questo presupposto è stata sviluppata iAgro, un'app che permette di creare delle mappe per una distribuzione a rateo variabile degli agrofarmaci. Il risultato? Una riduzione degli input anche del 50% e una maggiore sostenibilità ambientale